Cos'è il silenzio?

Viviamo in tempi che non amano il silenzio.

La nostra civiltà sta producendo un numero crescente di macchine capaci di emettere suoni e a volte anche di parlare.

Non sono sicuro che questo sia un bene, anzi!

Probabilmente, invece che insegnare alle macchine a parlare, bisognerebbe insegnare alle persone a tacere!

Viviamo in tempi che hanno paura del silenzio, che non amano l'assenza di suoni e di rumori, come quando le persone arrivano a casa dopo una giornata di lavoro e accendono la radio o la televisione, anche se non seguono le trasmissioni.

Non lo fanno perché sono interessate a quello che viene trasmesso, ma semplicemente perché hanno paura del silenzio.

Silenzio

Il silenzio non è "mancanza di suono".

Il silenzio non è semplice mancanza di suono, ma molto, molto più di questo.

In ogni civiltà e in ogni luogo ci sono sempre stati monasteri e ritiri, nei quali coltivare il silenzio.

Non sto parlando solamente del silenzio acustico, dei suoni, ma anche del silenzio emozionale, della quiete della mente.

Si tratta di due tipi di silenzio differenti ma strettamente collegati, almeno per quanto riguarda il funzionamento del nostro cervello.

In poche parole, si può dire che il silenzio acustico, la mancanza di rumore esterno, permette di rendersi conto, di prendere contatto con il rumore interno, quello che nasce e si sviluppa nella nostra mente.

Molte persone hanno paura di fare questa esperienza, perché sanno che la loro mente è preda di forte emozioni, spesso negative, conflittuali e distruttive.

Così, distolgono la loro attenzione dalla loro dimensione interiore aumentando il livello del rumore esterno, che copre il rumore interno, almeno per un po'.

Ma cosa succede se davvero creiamo il silenzio esterno, la mancanza di suoni?

Un viaggio nella mente

La Psicocibernetica ci indica che, appena ci ritroviamo nel silenzio, affiorano alla nostra consapevolezza i pensieri e le emozioni che ci portiamo "dentro", belli o brutti.

Anche questi pensieri e queste emozioni possono produrre un grande rumore; un rumore a volte più insopportabile perché ci tormenta dall'interno, con pensieri di risentimento, di rabbia, di colpa e di inadeguatezza che non ci danno pace, fino a quando... non accendiamo la televisione o la radio!

Uno dei primi passi nel Percorso di Crescita Personale è quello di prendere contatto con i nostri pensieri e con le nostre emozioni, è quello di arrivare ad osservarli senza giudicarli e senza giudicarci.

Se riusciamo a superare questa prima fase, scopriamo una nuova dimensione del silenzio, riusciamo a intuire la vera natura del silenzio...

Il silenzio è la dimensione della creatività, è il "posto" nel quale si trovano i pensieri che non hai ancora pensato e che il tuo cervello potrebbe pensare oggi, domani o fra dieci anni.

Un pensiero nuovo

Tutto ciò è molto importante, perché la nostra vita è piena di problemi e la soluzione di ciascuno di questi problemi consiste in un pensiero che non abbiamo ancora pensato.

Il silenzio è il "posto" nel quale si trovano le soluzioni di tutti i nostri problemi; dal silenzio arrivano alla nostra mente cosciente grazie alla voce dell'intuizione, per essere poi potenziati dall'immaginazione, dalla creatività e dalla potenza della logica razionale.

Se desideriamo percorrere un cammino di crescita interiore sano e gioioso, dobbiamo imparare a coltivare il silenzio, anche quando il mondo esterno è immerso nella confusione e nel rumore.